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La Cappellina dell’Apparizione

UN VIAGGIO TRA IL “FIAT” ED IL “MAGNIFICAT”

All’interno di questa piccola cappella secentesca sono stati rappresentati i momenti salienti della vita di Maria da noi conosciuti attraverso i Vangeli…

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L’annunciazione (lato sinistro) dell’arcangelo Gabriele a Maria e’ il momento del “si”, quello determinante per la storia dell’umanità intera. Il sussurro dell’angelo all’orecchio di Maria ci ricorda nella tradizione di alcuni vangeli apocrifi e per alcuni Padri della Chiesa ortodossa che Maria ha simbolicamente concepito il Signore dall’orecchio. Questo appare per la prima volta nella redazione armena dell’apocrifo Vangelo dell’infanzia: «Il Verbo di Dio penetrò in lei (Maria) attraverso l’orecchio, e la natura intima del suo corpo fu santificata… E nello stesso momento cominciò la gravidanza della santa Vergine ». (L’Evangile de l’enfance V, 9, in C. Michel et P. Peter, Evangiles apocryphes, v. II, Parigi 1914, p.97)..

E’ grazie a quell’ascolto nel totale abbandono e nel fiducioso ed umile affidamento che si compie il progetto di Dio….

e se Maria avesse risposto “no”?

La maternità (lato sinistro). E’ il dolce momento della seconda scena. Maria accoglie e protegge il bambino che si abbandona fiducioso nelle braccia della mamma. Lui, il Figlio di Dio, ha bisogno della protezione di sua mamma; Lei, la Theotókos, “madre di Dio”, e’ anche l’umile serva del Signore….

Ma può una creatura generare il suo creatore?

 

 

La deposizione (lato destro). E’ il tempo del dolore, dell’incredulità, della disperazione. Maria e’ sempre presente nella vita di suo figlio, sotto la croce con Giovanni, durante l’agonia, e dopo, durante la deposizione. Quale dolore, quale angoscia, quale sofferenza inenarrabili. Nel retro della scena il sepolcro aperto pronto ad accogliere il corpo del Signore. Sullo sfondo Gerusalemme, la città Santa, le sue mura, il suo Tempio, il Getsemani.

L’Assunzione (lato destro). La quarta rappresentazione descrive la Bellezza e l’armonia della vittoria. Cristo, che ha sconfitto il male e la morte, ora assume in cielo anche sua mamma. Maria viene “assunta in cielo” accompagnata dagli angeli e trasportata in Paradiso direttamente senza passare come i comuni mortali attraverso la corruzione del corpo. Lei, senza macchia di peccato, gode questo privilegio.

Poteva forse Maria, l’Immacolata, fare esperienza della corruzione del corpo?

Parte centrale. Vi e’, all’interno dell’edicola l’immagine della Madonna che come sempre accoglie ed invita tutti a se’. Sul suo capo, come recita l’Apocalisse, una corona di 12 stelle (Ap 12,1), richiamo alle 12 tribù di Israele ossia alla totalità ed all’unità.

E’ rappresentato inoltre uno dei miracoli narrati fin dall’antichità avvenuto in questo luogo. A Monticello la Vergine salva una giovane donna assalita da un lupo. La ragazza ricorre alla protezione di Maria, invocandola, e viene esaudita. Ecco la figura della donna e del lupo nello sfondo.

Questo amabile luogo, e’ meta di molti pellegrinaggi, e così sono stati dipinti i simboli per eccellenza di ogni pellegrinaggio, metafora del cammino della vita verso la pienezza in Cristo: il bastone, la conchiglia e la bisaccia. Sono sempre simboli del percorso individuale e collettivo dell’umanità in cammino verso la Salvezza.

La prima parte del Magnificat e’ scritto nella parte inferiore della cappella e fa da raccordo a tutte le scene sopra dipinte: “l’anima mia magnifica il Signore e il mio Spirito esulta in Dio mio salvatore perché ha guardato l’umiltà della sua serva”. L’umiltà e’ la chiave di accesso a Cristo, la caratteristica mariana per eccellenza che siamo chiamati a vivere.

Lo Spirito Santo, raffigurato come spesso si usa, con una colomba e’ il vero silenzioso artefice di tutta la storia della Salvezza, dall’incarnazione alla Risurrezione: Maria ne diventa un mirabile strumento modello per tutti i cristiani.

I colori infine ci ricordano che Maria e’ l’essere umano per eccellenza (colore blu) rivestita della divinità’ di Cristo (colore rosso). I fiori, la natura intera, gli animali, gli angeli, sembrano tutti partecipare alla gioia ed al dolore nel suo compimento storico salvifico.

La vita di Maria non può mai essere disgiunta da quella di suo Figlio, ed ogni scena qui dipinta ci ricorda implicitamente che c’è un percorso già tracciato che siamo chiamati tutti a seguire ricordandolo sempre come grande via maestra: “ad Christum per Mariam”.

 

Il Restauro è stato realizato da Roberta e Giovanna Santi

Le fasi del Restauro

Il video dell’inaugurazione

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